Tevere Remo Mon Ile porta a casa anche il trofeo della “Lunga Bolina 2019”: la volata vincente continua!!
Ci siamo arrivati in punta di piedi preparando la barca al meglio con la vittoria di un campionato invernale di Riva di Traiano pieno di soddisfazioni. Stavolta la marcia in più ce l’ha data l’accoppiata con l’associazione “Mare Vivo” che ci ricorda il grande rispetto che si deve al mare, che va salvaguardato in tutte le azione che facciamo ogni giorno. Gianrocco Catalano ha deciso di dedicare Tevere Remo Mon Ile a questo progetto dichiarando la nostra barca “plastic free” e rinunciando a tutti gli oggetti in plastica mono uso , riaffermando il principio del ri-uso che deve essere alla base di tutte le nostre azioni quotidiane.
Con questi simboli addosso anche la regata ci ha sorriso facendoci incontrare decine di delfini al largo di Civitavecchia e intorno all’Argentario, donandoci la gioia del loro filare in un mare incontaminato.
Ma ecco il racconto della regata.
Dopo una partenza fulminante ci siamo ritrovati subito a battagliare con i grandi mantenendo un’andatura stabile intorno agli otto nodi, fino a quando sotto l’Argentario per un calo di vento tutta la flotta si e raggruppata per un paio d’ore, marcando di fatto una seconda partenza dopo le prime 40 miglia!
Alla ripartenza direzione Formiche di Grosseto è iniziata pian piano la notte con una rotta attratta dal faro della Formica Grande che abbiamo doppiato a notte fonda insieme ai 48 piedi, non prima di aver gustato una fantastica pasta alla “amatriciana” del mitico Giovanni che, dismesso il banziko del prodiere, ci ha stupiti con due kg di tortiglioni “Rummo” preparati al momento non facendo rimpiangere il cambusiere titolare Momo temporaneo assente “giustificato”.
Al cambio delle vele la direzione è diventata l’Isola del Giglio da lasciare a sinistra e lí i tre battistrada, il 45’ Lisa K, il 60’ Durlindana e il 55’ Testacuore hanno cominciato a macinare miglia distaccando tutti gli altri ma trovando un buco di vento coperti sottocosta dai rilevi dell’Isola; il nostro 40’ Tevere Remo Mon Ile e il 48’ Milù, scegliendo una rotta più esterna si sono difesi molto bene percorrendo in tal modo più miglia ma di fatto recuperando parte del distacco accumulato.
Un secondo calo di vento ha però costretto noi e molte barche ad issare ancora il “wind seeker” e a cercare quel nodo o due che le avrebbe portate a liberarsi dalla copertura del “Giglio”.
Re-issate le vele di prua, la direzione di navigazione è diventata Giannutri da lasciare a destra, con buona parte dell’equipaggio cotto dal sonno ma ben condotto al timone da Gigi e Simone che hanno dato il cambio regolare a Gianrocco e dai pochi svegli nel pozzetto e in falchetta a vincere il freddo pungente della notte.
All’alba il rosso fuoco dietro i monti della Tolfa ed il profumo del caffè di Elena hanno svegliato tutti, dando inizio alla cavalcata finale verso Riva di Traiano per le ultime 30 miglia.
Ma le sorprese non erano ancora finite, perché i 7/8 nodi di velocità, all’altezza di Civitavecchia sono diventati pian piano meno e le barche che ci precedevano dal traker hanno segnalato un brusco calo di vento e un “bianco” senza sorte…
Unica soluzione mandare il prodiere in testa d’albero a scrutare il vento e affidarsi al fido “wind seeker” per la terza volta e all’astuzia del mitico Gigi a disegnare una rotta che minimizzasse il disagio e ci facesse guadagnare secondi preziosi proprio dove gli altri stavano perdendo.
E cosi è stato!
Con due/tre nodi di avanzamento il nostro 40 piedi sembrava l’unico che avanzasse spedito, aprendo il piattume del mare e districandosi tra i birilli mobili delle petroliere ancorate al largo del porto.
Un ultimo colpo di vento ci ha spinti finalmente sulla linea del traguardo infilando sopravvento l’ultimo 46’ e facendoci tagliare la linea in quinta posizione in reale dopo soli 53’ dal primo, in mezzo a barche che in virtù dei compensi ci avrebbero pagato tanti secondi.
Alla fine possiamo dire che siamo con gran merito i vincitori della Lunga Bolina 2019, avendo raggiunto la prima posizione di classe sia in ORC che in IRC, ed il premio Over All in ORC e terzi Over All in IRC, in una regata bellissima con molte situazioni diverse di navigazione che ci hanno portato a condurre magistralmente la barca con decine di cambi di vele, grazie anche a Jacopo e a Giacomo alle scotte, a Fabio all’albero, ad Elena alle drizze e a me e Filippo a dar manforte dove serviva.
Gianrocco ha messo su questo bellissimo gioco che si chiama Tevere Remo Mon Ile (che da oggi aggiunge e si sposa alla causa di “Mare Vivo”), che oltre ad essere ancora “Una Volata Vincente” è degna continuatrice di una tradizione velica del “Reale Circolo Canottieri Tevere Remo” che dal 1872, insieme a Vulcano 2 di Peppe Morani e a molte altre imbarcazioni, miete successi ininterrottamente su tutti i campi di regata proprio come recita il motto impresso sulla facciata della sede storica di Ripetta che da cent’anni segna il destino del RCCTR e dei suoi soci quando ricorda con i versi di Virgilio “Pelago Dare Vela Patenti”, la facilità con cui i suoi uomini sono capaci di dare le vele al mare…!
Appuntamento allora alla prossima volata vincente e sempre “Forza Tevere Remo!!!”