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Ce la siamo ripresa. Dopo tre anni, grazie a una straordinaria prova di forza dell’ammiraglia del Reale Circolo Canottieri Tevere Remo, il più prestigioso trofeo di canottaggio della Capitale è tornato a impreziosire la nostra bacheca. La Coppa Tevere, giunta alla trentunesima edizione, è tornata a casa, da dove ce l’aveva meritatamente portata via, remando alla grande nelle nostre acque, l’otto del Tirrenia Todaro: e noi, sabato 21 ottobre 2017, altrettanto meritatamente l’abbiamo riconquistata nelle loro acque, strapazzando la concorrenza di tutti i circoli storici romani. L’Insalatiera d’argento è di nuovo nostra, per la gioia del presidente Giuseppe Toscano, che ieri al circolo Tirrenia Todaro se la coccolava con orgoglio, durante l’emozionante premiazione dei nostri giovani soci capaci di battere avversari di ottimo livello, tra cui anche qualche ex campione olimpico. Eccoli i nostri eroi, capaci di stabilire, oltre alla vittoria nella doppia finale, anche il miglior tempo assoluto, un eccellente 2’11″1 sui 700 metri del percorso tra ponte Duca D’Aosta e ponte Risorgimento: Simone Angeloni, Matteo Scuriatti, Filippo Destro Castaniti, Stefano Padoa, Alessandro Rossetti, Lorenzo Lucarini, Francesco Marras, Ioseph Romagnolo, oltre alla timoniera d’eccezione, Daniela Sanna.
In una giornata di sole, da vera ottobrata romana, davanti a un folto pubblico di appassionati, tra cui anche un nostro supporter speciale Leonardo Carletti, che sulla banchina del fiume ha seguito in motorino e accompagnato la gara dei nostri sventolando la bandiera del Tevere Remo, i nostri magnifici otto, hanno conquistato l’accesso in finale grazie a una straordinaria prova in batteria, che si svolge come da regolamento in solitaria contro il cronometro: miglior tempo e diritto di partecipare alla finale a due per il primo posto. L’altro equipaggio ad aggiudicarsi l’accesso alla finalissima è stato quello della Canottieri Lazio in 2’11″6, dunque a 5 decimi dal RCCTR. Più staccati il Tirrenia Todaro(2’14″2) e l’Aniene (2’14″7), che si sono contesi la medaglia di bronzo nella finale per il terzo posto, poi vinta dai padroni di casa. Ancora più dietro e fuori dalle finali, Roma (2’20″1) e Navalia (2’26″3).
Nella finalissima non c’è stata storia: nella prima manche, nel testa a testa con la Lazio, i nostri soci, tutti ex atleti della squadra agonistica di Marco Massai, quindi in grado di mettere in gioco una tecnica identica e un perfetto sincronismo nella palate, fattore che alla fine si è rivelato vincente, hanno dominato i rivali biancazzurri, superandoli al traguardo per ben 7 secondi (2’11″8 contro 2’18″7 i due tempi). Nella seconda manche, a corsie invertite, e quindi con i nostri all’esterno nel percorso più sfavorito dalla corrente, la vittoria è andata alla Lazio ma per poco più di due secondi (2’14″9 contro 2’17″7). Quindi, nella doppia sfida, sommando i tempi (4’29″5 per Tevere Remo e 4’33″6 per Lazio), la vittoria è andata all’equipaggio del nostro circolo grazie al netto vantaggio di oltre 4 secondi.
Inutile raccontare la gioia finale degli otto vincitori (più Daniela al timone) che appena tagliato il traguardo hanno festeggiato con entusiasmo in barca, suscitando anche l’interesse degli ignari passanti sulle sponde del Tevere. Poi la festa è continuata a terra, durante la premiazione, alla quale hanno partecipato anche il nostro presidente onorario Claudio Scuriatti, e l’ex presidente Giuseppe Lupoi, che questi soci li ha visti crescere durante la sua gestione. Infine, una volta riposta la barca nel galleggiante San Giorgio, tutti a pranzo all’Isa, con l’equipaggio al completo seduto al tavolo sociale sul quale svettava la Coppa Tevere appena conquistata. E molti sono stati i soci che si sono voluti fare una foto insieme al prestigioso trofeo e agli otto consoci vincitori.
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