[dropcaps type=’normal’ font_size=’50’ color=’#ffffff’ background_color=’#262e44′ border_color=”]D[/dropcaps]al piazzale, decorato con una piccola fontana, ornata con lo stemma degli Albani sovrastato da una lanterna che fungeva da faro notturno (il tutto relegato oggi nel giardinetto della piazza del Porto di Ripetta), i ginnasti-canottieri costeggiavano il fiume percorrendo la passeggiata di Ripetta.
Superavano i vicoli provenienti dal Tridente, l’Accademia di Belle Arti con il bombato Studio del Nudo, costruita nell’area lasciata libera dalla Legnaia distrutta da un incendio. Si fermavano là dove la Passeggiata aveva termine contro le mura del Macello ed i fabbricati che su di esse poggiavano, in un punto sopraelevato rispetto alla riva, nei pressi del mercato del rione dell’Oca. Un’area periferica, ancora non toccata da interessi edilizi, che i primi canottieri ricevettero in concessione dal Comune di Roma come riconoscimento delle attività di soccorso prestate alla cittadinanza in occasione della devastante piena del dicembre del 1870.
Il sedime avuto in concessione era allora un’area assai poco ambita. Basti pensare che confinava con il recinto delle bestie destinate al Mattatoio che dalla fine di Passeggiata di Ripetta giungeva alle Mura Aureliane, sin dietro la porta dell’attuale Piazza del Popolo.
Da quei lontani tempi, il Circolo ha mantenuto la sua Sede Sociale nella primitiva area concessa dal Comune, rinnovandola più volte nel corso della sua vita ultracentenaria.
Dallo chalet, parte in muratura e parte in legno, realizzato nel 1873, l’immobile che oggi ospita la sede sociale del RCCTR fu edificato, sulla base di un progetto del Socio Ettore Rossi, fra gli anni 1927 e 1930. Nell’elegante edificio in stile Liberty, rifinito e arredato con gusto britannico, trovano posto, a livello del Lungotevere il Salone delle Bandiere o d’Onore, il bar, la sala da pranzo con l’adiacente giardino, le sale di lettura, della televisione e per il gioco del biliardo.