“Quando l’Unesco sceglie la scienza e l’industria italiana a tutela del patrimonio culturale universale”.
Intervengono:
Stefano Laporta, Direttore Generale ISPRA
Claudio Margottini, responsabile Affari Internazionali ISPRA
Proiezione di filmati sui meravigliosi luoghi e monumenti oggetto degli interventi
Cosa hanno in comune Petra (in Giordania), Bamiyan (Afghanistan, luogo dei giganteschi Buddha), Axum (Etiopia), l’Isola di Pasqua (Rapa Nui, Cile), Leptis Magna (Libia), Pompei e Civita di Bagnoregio?Oltre ad essere tutti luoghi che affascinano, sono uniti, assieme a molti altri, dall’essere stati affidati dall’Unesco al nostro Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) e ad imprese italiane per la difesa da specifiche minacce geologiche o ambientali, per il loro recupero o la loro valorizzazione.
E in questa stretta correlazione tra scienza, industria e cultura, che è il cuore della tutela e conservazione dei beni culturali, il sistema Italia si dimostra non secondo a nessuno.
E’ facile immaginare quanto sia gratificante, per uno scienziato come per un’impresa, mettere le proprie conoscenze al servizio di simili luoghi: lo sarà anche per noi, grazie ai filmati e alle testimonianze di chi queste opere ha realizzato.