In occasione della tradizionale Cena Sociale del giovedì, abbiamo avuto un gradito Ospite: Francesco Serra di Cassano. Un giovane brillante, molto colto, laureato a Pisa in Filosofia ed in Giornalismo alla Luiss. Ha lavorato per il cinema, il teatro, ha curato Mostre molto importanti e ha diretto le relazioni esterne della Fondazione cinema per Roma. Attualmente lavora alla Camera dei Deputati nell’area della Comunicazione.
Nel 2010 ha curato la pubblicazione di un bel libro “1960 l’ anno dei Re a Napoli ” che racconta anche con fotografie di grande interesse sociologico il grande ballo dei Re e delle Regine che si tenne nel 1960 a Napoli in occasione delle Olimpiadi della Vela e che fu dato dai Duchi Francesco ed Elena Serra di Cassano nel palazzo avito.
Ma perché Francesco era al Circolo con noi? Il motivo è semplice ed, al tempo stesso, entusiasmante: è un erede di Guglielmo Grant, il Fondatore del reale Circolo Canottieri Tevere remo. A quest’ultimo, amante dello sport, ma anche uomo di cultura e di grandi influenze, si deve la creazione del nucleo di canottieri il cui successo determinò il prevalere nel Circolo del nuovo indirizzo sportivo e il cambiamento della sua ragione. Grant figura anche nell’atto costitutivo degli yacht club italiani come fondatore e partecipò alla creazione della Federazione Italiana Canottaggio.
Francesco ci ha, quindi, raccontato aneddoti sul suo trisavolo e vicende legate ai Grant e al clima culturale e sociale nel quale vissero. La storia dei Grant s’intreccia con quella dei firmatari della Costituzione degli Stati Uniti d’America e con vicende legate agli eredi dei patrioti della Rivoluzione Napoletana.
I rapporti tra i Serra di Cassano e i Grant iniziano nel 1905 quando Luigi Serra di Cassano, IX Duca di Cassano e Marchese Serra, sposa Elisabeth Grant (ritratta nel quadro sotto riportato), figlia di Guglielmo, dal cui matrimonio nascono 4 figli. Al primogenito, Francesco, nato a Roma il 25 marzo del 1914, Socio onorario del Tevere Remo, si deve la targa commemorativa che compare nel giardino del Circolo.