A seguito dello spostamento in autunno della serata dedicata a James Bond, impareggiabile icona di una modernità in cui convergono modi di vita e modi di sopravvivenza, la nostra Scuola del Gusto ha proposto un appuntamento intermedio, dedicato, questa volta, alla convergenza dei piaceri del corpo e dell’anima.
Una volta si diceva che Bacco, Tabacco e Venere riducono l’uomo in cenere, ma naturalmente tutto è relativo, almeno per quanto concerne Bacco e Tabacco, dal momento che invece, per quanto concerne Venere, de gustibus non est disputandum.
Il troppo stroppia, ma quando i piaceri vengono assaporati con misura e con calma, possono certamente contribuire a promuovere quello stato di benessere che si traduce in un equilibrio fisico e mentale e in un importante principio di convivenza.
In questo senso, la serata che è stata proposta ha presentato tutte le caratteristiche per una felice esperienza di piaceri condivisi e una occasione di riflessione sui modi per fare fronte, con misura e con calma, appunto, all’incalzare disordinato e disorientante della vita contemporanea e delle sue degenerazioni mediatiche (l’allusione alle insulse serate trascorse davanti alla televisione non è puramente casuale).
Con la preziosa ed esperta collaborazione della Compagnia del Fumo Lento, uno dei pochi Cigar Club sopravvissuti sia agli eccessi rigoristi sia a quelli lassisti, sia alle carenze sia agli eccessi di fumo, il 19 giugno la Scuola del Gusto ha organizzato un vero e proprio Simposio platonico, nel corso del quale, navigando nell’elegante perlage dello champagne Roederer Premier Brut e lasciandosi guidare dalle tenui volute dei sigari cubani Juan Lopez n. 2, tra una portata e l’altra di ostriche, pesci affumicati e torte al cioccolato, si è trovato il modo di discutere insieme della importanza di non trascurare il proprio piacere, anche quando tutto sembra cospirare contro, purché questo piacere si associ e si integri armoniosamente con il piacere degli altri.
Il prof. Luigi Maria Larocca, socio fondatore e primo presidente del Compagnia del Fumo Lento, è stato mentore della degustazione di champagne e di sigari, mentre altri Soci e amici hanno svolto il ruolo che Agatone, Erissimaco e Socrate ricoprirono nel Simposio di Platone, per accogliere gli invitati, scegliere gli argomenti da discutere, stabilire quanto si potesse bere e quando si dovesse parlare. O magari, come Alcibiade, per mettere un poco di pepe nella discussione, ricordando a tutti i presenti che de te fabula narratur (con il latino è persino più difficile fermarsi che con il vino).
Ottima, come di consueto, l’organizzazione, grazie al contributo di Sasà Toriello e del team di supporto tutto al femminile (in basso, in ordine da sinistra, Francesca De Marinis, Mimmola Scoccini, Ursula Sansoni, Marinella Toriello.